Dedicata  a San Lorenzo,  martirizzato nell'anno 258 per ordine dell'imperatore Valeriano persecutore dei cristiani. Non esistono documenti con la data di costruzione dell'antica chiesa ma la bolla di Papa Innocenzo III del 2-5-1207 classifica questa chiesa come Rettoria della Pieve di S. Stefano di Biella. Si deve pertanto ritenere che la sua costruzione risalga a molto prima del 1200 che venne in parte distrutta da un grande incendio nel 1409, assieme al castello e a gran parte del paese.
La chiesa ha subito nei secoli passati rimaneggiamenti e ampliamenti.

Oggi si presenta con una facciata a frontone costruita in mattoni a vista in perfetto stile settecentesco con
portale centrale in noce scolpito da Giovanni Lorenzo Flecchia (1751), da finestre contornati da listoni sagomati di granito e un elegante scalone in pietra che contorna tre lati dell´edificio realizzato nel 1818.

Internamente è divisa in tre navate separate da 5 colonne di granito a sezione circolare con piedistallo base e capitello in stile Toscano, un abside rettangolare e delle cappelle lungo le navate laterali.
Sono visibili i cornicioni in cotto della chiesa rinascimentale in parte sostituiti.

Nel presbiterio
è collocato il settecentesco altare maggiore in marmo di Parigi multicolore, opera del 1797 di Carlo Domenico Roncorone di Arzo (Svizzera).
Ai lati dell'altare maggiore sono dipinti quattro rosoni che racchiudono i simboli dei quattro Evangelisti, ed al centro un altro più grande contiene la figura del Buon Pastore.
Dietro all’altare maggiore vi è collocato un coro ligneo, restaurato  nel 2019, opera  di  Giuseppe  Chiorino  e  Gio. Lorenzo Chiorino datato tra il 1724 e il 1730 e proveniente dalla confraternita di San Giovanni di Ponderano.
Nel 1983 è stato collocato un architrave in legno scolpito e al centro s'innalza un grande Crocifisso in legno opera di Gaspare Chiorino di Ponderano del 1681.

Nella volta della Chiesa ad arco a tutto sesto sono dipinti due angeli che sorreggono una grandissima cornice ovale con all’interno un affresco del 1881 raffigurante Maria Assunta in Cielo venerata dai Santi protettori del paese: S. Lorenzo, S. Mauro, S. Sebastiano e degli angeli.
Sopra la bussola del portone e per tutta la lunghezza della navata vi è l'orchestra e l'organo a canne costruito da Amedeo Ramasco nel 1858 e ampliato nel 1940 da Giuseppe Marzi. E' stato eseguito un restauro con la ricostruzione della meccanica e inaugurato nell’aprile 2008.

Nella navata di sinistra troviamo:
- la Cappella della Madonna delle Grazie adibito anche a fonte battesimale, con  una tavola attribuita a Boniforte Oldoni (anno 565 circa) raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi Lorenzo e Sebastiano;
- la Cappella della Madonna del S. Rosario con la complessa ancona del 1714 di Carlo Francesco Auregio Termine;
- l’Altare della Madonna d' Oropa dove si trova parte di un affresco raffigurante La Madonna col Bambino e Angeli e sulla sinistra San Bernardo. Affresco di fine XV e inizio XVI, attribuito a Gaspare di Ponderano.

Nella navata di destra troviamo :
- la Cappella dei santi Giulio e Defendente;
- la Cappella di San Mauro;
- la Cappella del Suffragio e del Sacro Cuore con un ancona in stile barocco, scolpito da Giovanni Vaglio di Pettinengo (1691) e decorato da Bartolomeo Defabianis di Zumaglia (1751).

Il campanile
con base romanica in origine era una torre del castello medioevale e su di esso venne edificato l’attuale campanile tra il 1657 e il 1660. Su di esso sono collocate 8 campane.